Il Lago

FOTO: Maurizio Bruni

Il Lago di Cornino è un piccolo specchio d’acqua che ha avuto origine durante il ritiro dei ghiacci avvenuto circa 10000 anni fa. In tale periodo numerose ed imponenti frane si verificarono lungo i fianchi delle valli (fino a quel momento lisciate dall’azione del ghiacciaio) che improvvisamente vengono private del sostegno rappresentato dalla stessa massa di ghiaccio. L’attuale morfologia è il frutto di una di queste frane con un cordone più esterno che racchiude una depressione a monte. Il fondo di questa depressione è più basso di quasi una decina di metri rispetto al greto del Tagliamento e le acque della falda freatica della Piana di Osoppo vi si riversano attraversando i sedimenti permeabili dell’antica frana.

Queste acque sono facilmente distinguibili da quelle provenienti dalle Prealpi per una “traccia” chimica che le contraddistingue: provenendo dal bacino del Tagliamento esse si caricano di solfato di calcio ricavato dalla dissoluzione dei gessi che abbondano nel suo bacino, mentre sono assenti nei bacini prealpini. Al lago giungono pure acque di diversa origine che provengono dal altipiano di Monte Prat. La pioggia che qui cade viene completamente assorbita dalle doline e dagli inghiottitoi e va ad alimentare una circolazione di natura carsica in grado di attraversare tutta la massa di rocce calcaree.

Ma al di sotto dei calcari vi è un substrato di arenarie e marne che, non essendo calcaree, non presentano il fenomeno del carsismo e sono sostanzialmente impermeabili. La loro presenza impedisce quindi alle acque di proseguire verso il basso, provocandone un accumulo. Per tale motivo il contatto calcari-arenarie è sempre caratterizzato da una serie di sorgenti di varia portata. Anche se non visibili, queste sorgenti carsiche alimentano sicuramente anche il lago, diluendo così le acque provenienti dal Tagliamento. Ciò fa in modo che il livello del lago sia leggermente al di sopra della quota della falda freatica presente nella Piana di Osoppo. Questa situazione produce un flusso idrico superficiale che alimenta una serie di sorgenti perenni poste alla base delle colline che circondano il lago, sul lato rivolto verso il Tagliamento. Tali sorgenti danno origine a un corso d’acqua che lambisce l’abitato di Somp Cornino, arricchendolo con un ambiente naturale ancora ben conservato.

Drone view
FOTO: Fabio Pappalettera

Il lago supera appena i 140 metri di lunghezza e gli 8 m di profondità. Non possiede né immissari né emissari, ma la circolazione idrica sotterranea è tale da consentire comunque un rapido ricambio delle acque. Da qui la sua particolare trasparenza e le scarsissime variazioni di temperatura (che generalmente oscillano tra i 9-11 °C) nel corso dell’anno (omeotermia). Tali caratteristiche permettono di classificarlo come lago oligotrofico in quanto povero di sostanze nutritive. Il fondo è popolato da alghe verdi che formano fitte praterie subacquee, mentre le rocce sono colonizzate da alghe azzurre. La scarsità di nutrienti presenti e la bassa temperatura delle sue acque riducono notevolmente le possibilità di vita al suo interno. La fauna ittica presente è scarsa e legata ad immissioni di Ciprinidi e Salmonidi ma sicuramente interessante risulta la presenza del Gambero di fiume (Austrapotamobius pallipes).